Dove si trova:
Bagnoregio, comune della provincia di Viterbo, è situata in prossimità del confine nord del Lazio, con Umbria e Toscana. Sorge sul versante orientale del cono vulcanico di Bolsena e l’altitudine dei suoi territori varia notevolmente dalla sommità di Monterado, a 630 m s.l.m., alla vallata che circonda Civita. Il paese si distende su uno sperone tufaceo, profondamente solcato ai lati dal corso del rio Chiaro e del rio Torbido. Nel 1695 la città fu colpita da un terribile terremoto che ne causò la separazione in due centri distinti: Civita, fino ad allora l’originaria Bagnorea, e le contrade di Mercato e Rota che divennero la nuova Bagnoregio. Imperdibile è la visita alla frazione di Civita, che si erge su un pinnacolo tufaceo, costantemente soggetto al fenomeno dell’erosione e per questo denominata “la città che muore”. Il borgo conserva pressoché intatto l’originario aspetto medievale e domina un panorama mozzafiato che si estende sulla circostante vallata di calanchi.
Cenni storici:
Il toponimo Bagnoregio, da “Balneum Regis”, deriverebbe dalla presenza nella città di acque termali con proprietà terapeutiche. Il nome fu già in uso all’epoca di Gregorio Magno, ma la leggenda vuole che fosse il re dei Longobardi, Desiderio, a battezzare la città con questo nome, in seguito alla guarigione da una grave malattia, grazie alle sue acque termali. Numerose sono nel territorio le testimonianze archeologiche, risalenti all’epoca etrusca, durante la quale Bagnoregio fece parte dei domini dell’antica Volsinii. Nel 265 a.C. fu conquistata dai Romani e, al crollo dell’Impero, fu sottoposta ai regni romano-barbarici. Nel 774 d.C, Carlo Magno, sconfitto l’ultimo re longobardo, donò allo Stato pontificio la città, che divenne feudo dei conti Monaldeschi. Nuove trasformazioni sociali decretarono a Bagnoregio la nascita del libero Comune, nel 1160. La popolazione si scontrò con i ripetuti tentativi dei Monaldeschi di ristabilire il potere, sino alla definitiva sconfitta avvenuta nel 1458, con la distruzione del castello della Cervara. Bagnoregio fu in seguito affidata a cardinali governatori della Santa Sede e rimase annessa allo Stato pontificio fino al 1870. La città diede i natali a San Bonaventura, considerato il secondo fondatore dell’Ordine francescano.
Cosa c’è da vedere a Bagnoregio:
• Valle dei calanchi
• Porta Albana
• Cattedrale
• Palazzo comunale
• Civita di Bagnoregio
• Parco della Rimembranza
• Chiesa dell’Annunziata
• Chiesa di San Bonaventura
• Belvedere di San Francesco
Eventi…
• Festa di Sant’Antonio abate, 17 gennaio
• Riti della Settimana Santa
• Palio della Tonna, giugno-settembre
• Sagra del cinghiale, luglio
• Festa di San Bonaventura, 15 luglio
• CivitArte, agosto