Dove si trova:
Il Comune di San Biagio Platani prende il nome dal fiume che scorre nel suo territorio, posto su una collina a 420 metri s.l.m. Il terreno che dà ottimi frutti, si caratterizza per la coltivazione di uva, olive, mandorle e pistacchi, la cui tradizione risale all’Ottocento. San Biagio Platani è conosciuto anche fuori dai confini siciliani per la Festa degli Archi di Pasqua, tradizionale manifestazione che vede una competizione a livello artistico-artigianale, che impegna due confraternite, i “Madunnara” e i “Signurara” in composizioni, dove protagonisti sono gli agrumi, l’alloro, il pane, che si compongono in forme grandiose, ad arco, a cupola a campanile e addobbano corso Umberto I, la via principale del paese, nel periodo pasquale. Nel periodo successivo alla Pasqua, gli “Archi” fanno da sfondo all’esposizione di prodotti tipici.
Cenni storici:
Fu Giovan Battista Gerardi ad ottenere nel 1635 la Licentia Populandi per costituire il feudo di San Biagio Platani, composto dalle terre di San Biagio, Gialdonieri, Mandralia e Ragattano. Tutto l’abitato si raccolse intorno alla Chiesa Madre e al Palazzo Ducale, lungo l’asse principale costituto da Corso Umberto I. Gli abitanti aumentarono costantemente fino al XVIII secolo, quando la crisi politica e agricola determinò mancanza di cibo per la popolazione ed il contemporaneo declino delle famiglie nobili, fra cui quella di San Biagio, che trasferitasi a Palermo, dovette cedere i suoi possedimenti, svincolati da diritti feudali solo nel 1812.
Cosa c’è da vedere a San Biagio Platani:
• Chiesa Madre
• Archi di Pasqua
• Chiesa del Carmelo
Eventi…
• Festa degli Archi di Pasqua