Dove si trova:
Boroneddu si estende sulle pendici dell’altopiano del ghilarzese, fino alla vallata del fiume Tirso. Posto nella regione del Guilcier, è la porta d’accesso alla vallata del Lago Omodeo. I residenti sono solo 170, dediti a pastorizia e agricoltura, anche se, sia per le tradizioni che per la tranquillità del luogo, si sta incentivando il turismo. Fra le tradizioni popolari, spicca la Festa di Sant’Antonio Abate, durante la quale è possibile assaggiare la "sa panischedda", dolce tipico preparato con i fichi d’India, di cui la zona è ricchissima.
Cenni storici:
Il nome Boroneddu in origine, potrebbe significare o “nuraghe” o “sorgente”, di entrambe le cose è infatti ricco il territorio dove sorge. In epoca medioevale fece parte del distretto amministrativo del Guilcer nel Giudicato di Arborea. Gli spagnoli ebbero la meglio sugli arborensi anche per la complicità di un feudatario locale poi giustiziato dalla popolazione di Boroneddu. E’ Comune autonomo definitivamente dal 1958.
Cosa c’è da vedere a Boroneddu:
• Chiesa di San Lorenzo Martire
• Chiesa di San Salvatore
• Museo della Fiaba sarda
Eventi…
• Fiera di Sant’Antonio Abate
• Sagra degli asparagi e dei finocchi selvatici
• Festa di San Lorenzo Martire
• Festa di San Salvatore
• Sagra dei fichi d’India