Dove si trova:
Ostra Vetere, come dice il nome stesso, è il nucleo più antico del territorio ostrense, anche se si formò successivamente al centro di Ostra. Oggi è un comune autonomo della provincia di Ancona. Sul suo suolo vivono stabilmente più di tremilacinquecento abitanti. La superficie del paese è prevalentemente collinare e raccoglie un gran numero di piccole frazioni. Confina con Castellone di Suasa, Corinaldo, Montecarotto, Ostra, Barbara e Serra de’ Conti.
Cenni storici:
Quando il dominio dei Romani venne messo in discussione dai barbari invasori, l’area ostrense fu presa di mira e praticamente annientata dai Longobardi. La sua popolazione dovette fuggire altrove. Più tardi, i Carolingi portarono il territorio alla rinascita, estendendolo fino alle colline limitrofe per ragioni difensive e dando vita a nuovi insediamenti: le comunità occuparono parte degli attuali comuni di Ostra e Ostra Vetere, che presero il nome di Montalboddo e Montenovo, con un preciso riferimento al nuovo insediamento collinare. Dal Duecento, questo secondo villaggio si fregia del titolo di comune autonomo.
Ciò nonostante, nel tardo medioevo e nell’età moderna, esso fu soggetto ai signori di Jesi, poi venne inglobato nella Marca di Ancona e sottomesso allo Stato Pontificio. Seguì, quindi, il destino di gran parte delle Marche, fino alla sua annessione al Regno d’Italia.
Dopo questo evento, Montenovo e Montalboddo si contesero il nome di Ostra, in memoria della loro identità romana. Lo conquistò il secondo, mentre il primo fu distinto dall’aggiunta “Vetere”, nel 1882.
Cosa c’è da vedere a Ostra Vetere:
• Chiesa di Santa Maria
• Chiesa di Santa Lucia
• Chiesa di San Severo
• Chiesa di San Sebastiano
• Chiesa di Sant’Antonio al Borgo
• Chiesa di Santa Croce
• Chiesa del Santissimo Crocefisso
• Palazzo Poccianti
• Palazzo comunale
• Palazzo Buti
• Palazzo Mauruzi
• Mura e Porte
Eventi…
• Montenovo in Festa, gennaio
• Festa di San Pasquale Baylon, maggio
• Festa della Trota e Sagra del Pescatore, luglio
• Sfilata delle Attrezzature agricole d’Epoca, luglio/agosto