Tra i tesori naturalistici della Basilicata si inserisce il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, Val d'Agri, Lagonegrese, il cui territorio si estende in un'area montuosa dalle ineguagliabili caratteristiche ambientali e climatiche. Situata al centro del reticolo di parchi della regione, l'area costituisce un variopinto corridoio di congiunzione tra il Parco del Pollino e il Parco del Cilento. Le cime dell'Appennino Lucano si stagliano al suo interno, costellate da laghi, caverne e zone geologiche di grande interesse storico. Tra queste ultime si contano numerosi siti fossiliferi, il cui studio ha permesso di ricostruire il processo evolutivo dei promontori, sin dalle più remote origini. Percorrendo paesaggi carsici e glaciali si giunge fino alla Val d'Agri e alla zona del bacino lagonegrese, sormontato da massicci calcarei quali le suggestive Murge di Sant'Oronzo.
Classificato come area protetta, il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, Val d'Agri,Lagonegrese riunisce gli ecosistemi più interessanti della Basilicata occidentale, distinguendosi come meta di escursioni organizzate o attività di educazione ambientale e attirando classi di visitatori da tutte le scuole d'Italia. La vegetazione della zona comprende rare specie di piante, come l'abete bianco, ma anche immense distese di faggeti e boschi. Tra le radure naturali di queste zone si possono incontrare edifici di culto come il monastero della Madonna Nera o il santuario della Madonna del Saraceno.
La presenza di acque lacustri arricchisce la fauna del parco: sulla sua superficie vivono esemplari unici di crostacei e anfibi. Ciò non toglie che anche tra gli animali di terra si annoverino esseri viventi estremamente rari, dai grandi uccelli rapaci ai serpenti, dai mammiferi come il lupo e il gatto selvatico, agli insetti meno diffusi come la Rosalia alpina.
Nella fascia di comuni inglobati nel vasto territorio, inoltre, vivono popolazioni che hanno saputo sviluppare tradizioni culinarie tipiche: il visitatore non potrà fare ritorno senza prima aver gustato i fagioli di Sarconi, il canestrato di Moliterno o il vino doc dell'alta Val d'Agri.