Grotte di Frasassi
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All'altezza del comune di Genga, in provincia di Ancona, si aprono le grotte di Frasassi, una delle più visitate meraviglie ambientali d'Italia. Si tratta di cavità carsiche scavate nel sottosuolo, adornate di sculture e composizioni formatesi in maniera del tutto autonoma, per l'azione della stratificazione calcarea: l'acqua continua a stillare nelle profondità di questi antri da migliaia e migliaia di anni, senza sciogliere le pareti di calcare, ma trasportandone piccole particelle nella direzione della corrente e depositandole di volta in volta in un punto. In questo modo si formano solchi e percorsi preferenziali, che portano alla costituzione di stalattiti e stalagmiti. E' un processo molto lento quello con cui la natura esprime le sue attitudini artistiche. In queste millenarie realizzazioni l'uomo non può intervenire se non come ospite ammiratore di prodigi. Solo l'illuminazione dei cunicoli e delle insenature è totalmente artificiale, seppur adattata all'habitat grazie all'impiego di luci fredde (che non rilasciano calore sulle forme calcaree e non alterano la temperatura interna). Gli studiosi si sono divertiti a conferire i nomi più fantasiosi alle creazioni: il Dromedario, l'Orsa, i Giganti, il Cammello, ma anche il Castello delle Streghe e le Canne d'Organo.
Aperte al pubblico dagli anni Settanta del Novecento, le grotte hanno accolto non solo milioni di visitatori, ma anche centinaia di esperti di cronobiologia, giunti per intraprendere importanti sperimentazioni.