Taranto, una delle perle del Salento, è l’unica provincia pugliese che non si affaccia sul Mar Adriatico, ma solo sullo Ionio, la zona va dalla fascia pianeggiante costiera ai modesti rilievi delle Murge verso l’interno. La posizione della città pugliese è incantevole: il centro storico è alloggiato su un'isola che separa un piccolo bacino, il Mar Piccolo, dal mare vero e proprio, il Mar Grande; al golfo di Taranto appartengono le Isole Cheradi (San Pietro e San Paolo).
Taranto fu una delle città più importanti della Magna Grecia. Fondata dagli spartani nel 700 a.C., la città divenne municipium romano. E’ definita la città che nacque due volte: dal 700 d.C. al 1000, la città fu presa d'assedio e conquistata dai saraceni che la islamizzarono. Basilio I il Macedone decise di riconquistare la città, riducendo i musulmani in cattività, battaglia che la rase al suolo. La città venne ricostruita grazie all'Imperatore bizantino Niceforo II Foca.
L'agricoltura è importante per l’economia della zona, come l'allevamento, la pesca e le industrie tessili, alimentari (Martina Franca), delle ceramiche (Grottaglie), del vetro, chimiche e dei mobili.
Inoltre è nota la produzione di ceramica magno-greca, sviluppatasi tra V e III secolo a.C.
La zona è ricca di citri: sorgenti sotterranee carsiche di acqua dolce, tipiche della regione, che hanno dato origine alle caratteristiche gravine delle murge, sono una sorta di canyon di calcare. Il più grande e famoso di questi citri è quello di San Cataldo.
Le mete turistiche tarantine sono: Taranto, Castellaneta, Grottaglie Laterza, Manduria e Crispiano.