Grotte di Castellana
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Sul versante centro-orientale della Puglia, nella circoscrizione provinciale di Bari, si trovano le Grotte di Castellana, una delle formazioni carsiche più interessanti della penisola italiana. Questi antri cavernosi costituiscono un corridoio di tracciati sotterranei, che si estende per tre chilometri ad una profondità di oltre settanta metri al di sotto della superficie terrestre. Il Comune che li ospita prende il nome di Castellana Grotte, in virtù dell’importanza turistica e culturale che il sito ha assunto nel corso dei secoli. Almeno fino al Settecento, infatti, i cunicoli formatisi sotto il suolo furono considerati dagli abitanti della zona come luoghi di natura infernale: i fenomeni che si sviluppavano al suo interno non avevano una spiegazione fisica e i contadini locali ritenevano che a provocarli fossero gli spiriti maligni. In realtà gli animali presenti nell’area precipitavano con frequenza all’interno delle cavità sotterranee e, con il loro decesso, le carcasse rilasciavano maleodoranti sostanze gassose, che venivano identificate come temibili entità soprannaturali.
I primi tentativi di esplorazione scientifica delle gallerie avvennero tra Sette e Ottocento, ma fu solo negli anni Trenta del XX° secolo che Franco Anelli percorse interamente le grotte.
Oggi il sito è stato bonificato, valorizzato e studiato nei minimi particolari. Gli enti turistici territoriali hanno inoltre definito due itinerari di visita di diversa durata e hanno attribuito un nome agli antri più caratteristici del luogo. Tra questi si ricordano, ad esempio, la Grave (maestosa gola d’accesso), la Grotta Bianca e la Caverna Nera, chiamate così per le speciali sfumature cromatiche che le contraddistinguono.