La natura calabrese sprigiona tutta la sua bellezza nel Parco Nazionale della Sila, situato tra le province di Cosenza e di Catanzaro. Ciascuna delle due circoscrizioni ospita infatti una parte della riserva naturale. Il settore cosentino prende il nome di Sila Grande, mentre quello catanzarese è definito Sila Piccola. Le due porzioni territoriali totalizzano un'estensione complessiva di circa 77.000 ettari. Il Parco della Sila è uno dei parchi più giovani della penisola italiana, dato che la sua nascita ufficiale, con la definizione dei confini attuali, risale al 1978, anno in cui il Corpo Forestale dello Stato ne ha assunto la gestione.
Sin da allora la zona si è contraddistinta per le numerose attività didattiche che si svolgono al suo interno, volte alla promozione della tutela ambientale : presso il Centro Visitatori di Cupone, i turisti possono ricevere consigli e ragguagli su come rapportarsi all'ambiente che li circonda.
Il Parco ospita inoltre una vecchia carbonaia, dove viene praticata la tradizionale attività di segagione manuale del legno e un locale rustico per la lavorazione del latte. In estate questi ambienti diventano luoghi dimostrativi di produzioni artigianali ormai tramontate. Accanto ad essi si colloca un ricco orto botanico, all'interno del quale vivono non solo rarissimi esemplari di piante che trovano sviluppo nel clima della regione, ma anche svariate specie animali che si riproducono nell'habitat protetto, come lupi, tassi, cervi e volpi. Il visitatore può entrare in contatto visivo con questi esemplari, che animano la vita dell'area silana in tutte le stagioni dell'anno.
Nel Parco della Sila non mancano infine le strutture ricettive, di ristorazione e gli impianti per svolgere le attività sportive più disparate. Molto praticati sono gli sport invernali,tra i quali si conta lo sleddogs, che sfrutta la presenza di lupi e razze canine particolarmente adatte al paesaggio nevoso.