Storia e Territorio:
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è stato istituito nel 1993 ed è situato nell'Appennino settentrionale più precisamente tra le province di Forlì-Cesena, Firenze e Arezzo. Il suo terrenno è contraddistinto in prevalenza da rocce sedimentarie che in Romagna compaiono ripetutamente. La zona sud-est del Parco è molto differente invece; il Monte della Verna ha pendici tondeggianti bloccate da erosioni calanchive.
Le Foreste Demaniali Casentinesi, con la Riserva Naturale di Sasso Frattino, sono annoverate tra le aree forestali più pregiate d'Europa. La visita del parco può essere effettuata a piedi, a cavallo, in mountain bike o, in inverno con gli sci da escursionismo.
Foreste:
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi concede emozione indimenticabili ai turisti che salgono per le ripide valli della Romagna, o lungo il fiume Arno. Effettivamente il visitatore scopre una delle foreste più antiche d'Europa, foreste millenarie testimoni del continuo svilupparsi della natura, foreste ospitali che consentono ai turisti di vivere esperienze e sensazioni molto profonde. Nel cuore del Parco troviamo inoltre la Riserva Naturale Integrale di Sasso Frattino, un'area dove il bosco si evolve in maniera del tutto naturale e i suoi equilibri non vengono in alcun modo alterati, lasciando quindi che sia il più simile possibile alle antiche foreste vergini di migliaia di anni fa. Lo scopo di tanta attenzione è ovviamente scientifico ed è per questo che purtroppo quest'area non è visitabile.
Flora e Fauna:
La flora del Parco è molto ricca e varia, tra le diverse specie arboree ricordiamo l'acero montano, il faggio, l'ontano nero e quello bianco, il salice bianco, il noce, il tiglio, il frassino maggiore e il sambuco. La fauna del Parco è caratterizzata, invece, dall'importante presenza del lupo dell'Appennino settentrionale, dal cinghiale, dal daino, dal cervo e dal muflone. Tra gli uccelli sarà possibile avvistare: il picchio nero, il beccofrusone, la cinciarella, il ciuffolotto,la poiana e il barbagianni. Per gli amanti degli anfibi in ultimo citiamo: l'ululone dal ventre giallo, il tritone alpestre e la salamandra pezzata. Scoiattoli, ricci e volpi sono infine le specie più numerose e comuni in quest'area d'Italia.