La provincia toscana di Pistoia, situata tra il fiume Arno, il monte Albano e l'Appennino tosco-emiliano, si estende lungo una stretta fascia pianeggiante che risale verso il crinale dell'Appennino tosco-emiliano. Il territorio pistoiese è formato da tre componenti geografiche: la montagna, la val d’Ombrone e la Valdinièvole.
L'odierna città, il cui centro storico è tuttora racchiuso nelle mura trecentesche che conservano numerosi edifici testimoni del suo passato, è di origine romana (Pistoriae), e risale forse al II secolo a.C.; occupato dai longobardi, divenne uno dei più importanti centri militari e amministrativi italiani. Libero comune ghibellino, intorno al 1100 uscì sconfitta dalla lotta contro Lucca e Firenze. Nel 1530 fu annessa al Granducato dei Medici e seguì da allora le sorti politiche di Firenze.
Importante centro commerciale e industriale, è noto soprattutto per la produzione di fiori e piante ornamentali (esportati in tutto il mondo), oggi la Valdinièvole si identifica con la “valle dei fiori”; la sua economia è legata all'agricoltura, allo sfruttamento delle risorse forestali, ai giacimenti di lignite. L'attività industriale è prevalentemente concentrata nel capoluogo con industrie chimiche e cartaria a Pescia. La zona montuosa è sede storica della lavorazione del ferro proveniente dall’isola d’Elba.
Importante anche l’attività turistica nelle note stazioni idrotermali di Monsummano Terme e Montecatini Terme (una delle maggiori stazioni termali italiane), e nei centri appenninici, fra cui Abetone, Cutigliano e San Marcello Pistoiese.