Dove si trova:
Il comune di Desulo, in provincia di Nuoro, è situato sul versante occidentale del massiccio del Gennargentu, nella Barbagia, nell'antica regione del Mandrolisai. Il paese è composto dai tre rioni Ovolaccio, Issiria e Asuai che, da centri distinti si unirono negli anni Sessanta, in seguito a un notevole sviluppo edilizio. Nel territorio comunale si offrono come rilevanze naturalistiche la Foresta di Girgini, con lecci secolari, aceri, tassi e roverelle, e Punta La Marmora, la più alta cima dell'isola, che raggiunge 1834 m. La montagna, che fa parte del massiccio del Gennargentu, era denominata nella lingua sarda “Pedras Carpìas”, ossia “pietre spaccate”, probabilmente per la conformazione a rocce scistose. In prossimità di Desulo, si trova il nuraghe Ura 'e sole, sul passo di Tascusì, a 1300 m di altezza.
Cenni storici:
I primi insediamenti di Desulo risalgono all'età preistorica e sono testimoniati da domus de janas, nuraghi, tombe dei giganti visibili sul territorio. Secondo la leggenda, la città fu fondata da un gruppo di esuli, costretti ad abbandonare la città di Calmedia, attuale Bosa, in seguito alle persecuzioni dei Goti. Il nuovo villaggio, risalente all'anno 305 d.C., fu denominato “Exul”, “esilio”, da cui deriverebbe l'odierno nome Desulo. In epoca medievale il borgo appartenne alla curatoria del Mandrolisai, nel Giudicato d'Arborea. Durante il dominio aragonese, fu concesso a feudatari locali, quindi nel 1711 entrò a far parte della contea di San Martino, sotto i Valentino. Desulo fu riscattato dalla condizione di feudo nel 1839. Il paese diede i natali a Antioco Casula, detto Montanaru, che fu il maggior poeta in lingua sarda dell'Ottocento.
Cosa c’è da vedere a Desulo:
• Chiesa di Sant'Antonio abate
• Chiesa di Santa Croce
• Nuraghe Ura 'e sole
Eventi…
• Sagra “La montagna produce”, 31 ottobre-2 novembre
• Premio letterario “Montanaru”, ottobre